Dal 1° gennaio 2020, il Land Tirolo in Austria ha introdotto restrizioni severe per il transito dei veicoli pesanti, con un impatto significativo sul trasporto delle merci, specialmente tra l’Italia e il Nord Europa. Le restrizioni, che colpiscono una vasta gamma di merci, sono state implementate per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità dell’aria nella regione alpina. Tuttavia, le misure prese hanno suscitato forti preoccupazioni nel settore dell’autotrasporto, in quanto minacciano di compromettere la competitività del commercio transfrontaliero e l’economia italiana.

Le merci soggette a restrizione: Impatto Diretto sulle esportazioni italiane

Le nuove limitazioni introdotte dal Land Tirolo riguardano una serie di categorie merceologiche, tra cui:

  • Carta e cartone
  • Prodotti derivati dagli oli minerali
  • Cemento, calce e gesso
  • Tubi e profilati cavi
  • Cereali

Le nuove restrizioni si aggiungono a quelle già precedentemente applicate, che includevano rifiuti, legname, minerali ferrosi e non ferrosi, e marmo. Le merci interdette al transito attraverso l’autostrada Inntal A12, nel tratto tra Langkampfen e Ampass, in entrambe le direzioni, comprendono la parte rilevante delle esportazioni italiane verso il Nord Europa.

La situazione creatasi potrebbe compromettere una fetta importante del commercio italiano, che si basa fortemente sul transito di merci pesanti attraverso il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, il principale passaggio per il commercio tra l’Italia e i paesi del Nord Europa.

Le esenzioni e le implicazioni per il settore

Nonostante le nuove limitazioni, veicoli ecologici come quelli elettrici, a idrogeno o Euro 6 (immatricolati dopo il 31 agosto 2018) sono esentati dal divieto. Tuttavia, le aziende di autotrasporto hanno espresso preoccupazione per l’impatto economico delle nuove regole, chiedendo l’inclusione di veicoli a GNL (Gas Naturale Liquefatto) tra quelli esentati e una modifica alle modalità di transito per ridurre i disagi operativi.

Il settore ha anche richiesto di poter transitare durante le ore notturne senza il pagamento del pedaggio, oltre a chiedere l’ulteriore esenzione dai divieti del sabato mattina permettendo alle imprese di distribuire il traffico su tutte le 24 ore del giorno, riducendo l’impatto ambientale e la congestione.

Le conseguenze economiche: rischio per l’export italiano

La limitazione del traffico pesante sul Brennero potrebbe bloccare una parte significativa delle esportazioni italiane verso i mercati del Nord Europa, che rappresentano oltre 200 miliardi di euro all’anno danneggiando in modo irreparabile l’economia italiana e causando una perdita di competitività per molte imprese di autotrasporto che dipendono dal transito delle merci su strada.

Secondo Anita, l’associazione che rappresenta le principali imprese di autotrasporto e logistica in Italia, l’interruzione del transito delle merci potrebbe compromettere non solo le esportazioni, ma anche i flussi logistici a livello internazionale. Inoltre, il settore delle infrastrutture ferroviarie in Italia potrebbe non essere in grado di assorbire il volume di merci che non potranno più transitare via strada, aggravando ulteriormente la situazione.

L’Intervento del governo italiano: La soluzione per il settore

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha accolto con preoccupazione l’appello del settore, avviando un dialogo con la Commissione Europea per garantire il rispetto delle regole europee in merito alla libera circolazione delle merci. In un incontro con la commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, il Ministro ha chiesto all’UE di intervenire per monitorare eventuali violazioni da parte dell’Austria, che potrebbero compromettere il corretto scambio commerciale tra i paesi.

Le proposte delle aziende di autotrasporto: Mitigare l’impatto delle restrizioni

Le aziende italiane di autotrasporto chiedono misure concrete per alleggerire l’impatto delle restrizioni, come l’esenzione dal divieto per veicoli ecologici, ma anche per quelli alimentati a gas naturale e GNL, già ampiamente utilizzati nel trasporto pesante. Inoltre, è stata avanzata la richiesta di una maggiore flessibilità nei tempi di transito, permettendo ai camion di viaggiare di notte senza pagare pedaggi e di evitare i divieti del sabato mattina.

Problemi Infrastrutturali: Ostacolo al Trasporto Combinato

Un’altra problematica legata alle restrizioni è la capacità limitata delle ferrovie italiane di assorbire il volume di merci che non potranno più transitare su strada. In particolare, l’utilizzo della modalità di trasporto combinato accompagnato (Rola), sebbene una possibile soluzione, è meno efficiente e comporta costi maggiori rispetto al trasporto non accompagnato.

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