Il cronotachigrafo è lo strumento di controllo utilizzato nei veicoli commerciali per monitorare tempi di guida, periodi di riposo, velocità e altre attività del conducente. Pertanto la capacità di leggere e interpretare correttamente i simboli del cronotachigrafo è indispensabile per le aziende di trasporto.
L’intento dell’articolo è di analizzare nel dettaglio i principali simboli del tachigrafo digitale e analogico, fornendo una panoramica chiara e strutturata utile a conducenti, aziende e professionisti della logistica.
Cos’è il Cronotachigrafo e Come Funziona
Il cronotachigrafo è il dispositivo obbligatorio installato su veicoli commerciali superiori a 3,5 tonnellate o adibiti al trasporto di più di nove persone, conducente incluso, e ha il compito di registrare con precisione una serie di informazioni essenziali per garantire il rispetto della normativa europea sui tempi di guida e di riposo.
Nel concreto lo strumento di tracciamento rileva e memorizza:
- ore di guida
- pause e i tempi di riposo
- attività diverse dalla guida (come carico, scarico o attesa)
- velocità del veicolo
- chilometri percorsi
- in alcuni casi anche l’apertura delle porte e l’inserimento della carta del conducente.
Il cronotachigrafo acquisisce i dati tramite sensori collegati alla trasmissione del veicolo e li salva o registra automaticamente, in base al tipo di dispositivo installato. Esistono infatti due categorie principali:
- Cronotachigrafo analogico: ancora presente su veicoli più datati, utilizza il disco cartaceo dove vengono impressi i movimenti tramite tracciati grafici e la lettura avviene manualmente, interpretando le linee in base a modelli standardizzati.
- Cronotachigrafo digitale: obbligatorio per i veicoli immatricolati dopo il 1° maggio 2006, registra i dati su memoria interna e sulla carta cronotachigrafica personale. Inoltre le informazioni sono accessibili tramite display e interfaccia elettronica, risultando più immediate da interpretare, ma non meno soggette a errore se non si conoscono i simboli utilizzati.
In entrambi i casi, la normativa impone alle aziende e ai conducenti di conservare e scaricare regolarmente i dati registrati, sia per scopi amministrativi sia per eventuali controlli da parte delle autorità competenti.
Simboli del Cronotachigrafo Digitale
Nel cronotachigrafo digitale, i simboli non sono semplici icone decorative, ma veri e propri indicatori operativi che comunicano in modo sintetico e standardizzato lo stato del conducente e del veicolo, e i pittogrammi corrispondenti compaiono sia sul display del dispositivo, sia nei report scaricati in formato digitale o cartaceo.
In particolare, ogni simbolo ha una funzione ben definita e una posizione logica all’interno dell’interfaccia. Infatti, l’interpretazione corretta non dipende solo dalla forma grafica, ma anche dal contesto in cui compare: ad esempio, lo stesso simbolo può avere significati leggermente diversi se visualizzato durante l’inserimento della carta del conducente oppure nel riepilogo delle attività giornaliere.
I simboli del cronotachigrafo più utilizzati sono:
- Guida attiva: raffigurato spesso da un volante o un quadrato con punto centrale, indica che il veicolo è in movimento e che il conducente è alla guida e si attiva automaticamente quando il veicolo si mette in marcia. Infatti, il tachigrafo lo utilizza per calcolare con precisione i tempi di guida giornalieri e settimanali.
- Riposo o pausa: rappresentato dall’icona a forma di letto o sedia reclinata e viene selezionato manualmente dal conducente per indicare i periodi in cui non è impegnato in alcuna attività lavorativa. Di conseguenza è importante attivarlo correttamente per evitare che il sistema registri ore lavorate non effettive.
- Disponibilità: identificato da un cerchio vuoto con una linea diagonale o un orologio stilizzato e si utilizza in situazioni in cui il conducente è in attesa ma non impegnato direttamente in mansioni, come durante le operazioni doganali o quando è presente il secondo autista a bordo.
- Altre mansioni: visualizzato con due martelli incrociati e segnala tutte le attività lavorative diverse dalla guida, come carico, scarico, pulizia del veicolo o spostamenti all’interno dello stabilimento aziendale.
- Inserimento o estrazione carta: icona a forma di scheda che indica la fase di inserimento o rimozione della carta cronotachigrafica ed è utile per tenere traccia dell’inizio e della fine della giornata lavorativa.
- Anomalia o errore: simboli generici come il triangolo con punto esclamativo o la “X” rossa vengono utilizzati per segnalare irregolarità nel funzionamento del dispositivo o nell’utilizzo della carta. Quindi indica che è necessario intervenire tempestivamente per evitare che l’anomalia comprometta la validità dei dati registrati.
Ogni azione registrata attraverso simboli del cronotachigrafo viene memorizzata con data e ora, e contribuisce alla costruzione del profilo giornaliero del conducente. Pertanto, non solo è importante riconoscere il simbolo, ma anche selezionarlo correttamente al momento giusto, soprattutto per le attività impostabili manualmente.
La conoscenza approfondita dei pittogrammi del tachigrafo, insieme alla gestione corretta del dispositivo, rappresenta l’elemento chiave nella prevenzione delle infrazioni e nel mantenimento dell’efficienza operativa.
Simboli del Cronotachigrafo Analogico
Il cronotachigrafo analogico, a differenza del modello digitale, non presenta l’interfaccia visuale con icone grafiche, ma registra le attività del conducente su un disco di carta chiamato foglio diagramma che viene inserito manualmente all’inizio della giornata lavorativa e viene letto meccanicamente dal dispositivo tramite aghi traccianti che imprimono segni su tracciati circolari.
Nello specifico la registrazione avviene su tre anelli concentrici principali, ognuno dedicato a un’informazione diversa: velocità, distanza percorsa e attività del conducente. È proprio sul terzo anello, dedicato alle attività del conducente, che si trovano — in forma grafica — i simboli del cronotachigrafo analogico.
A differenza dei pittogrammi digitali, i simboli non sono disegnati, ma si manifestano attraverso l’andamento del tratto grafico e il modo di interpretarli è diverso:
- Linea continua: indica il periodo di guida ed è tracciata in modo uniforme e regolare, riflettendo il movimento costante del veicolo sotto il controllo del conducente.
- Linea tratteggiata o discontinua: rappresenta le altre mansioni, ovvero tutte le attività lavorative svolte fuori dalla guida. Dal punto di vista grafico il tratteggio può variare leggermente in base al modello del tachigrafo, ma resta distinguibile per la sua intermittenza.
- Linea ondulata o con piccole curve: identifica i periodi di disponibilità e il tipico esempio è il secondo conducente in modalità passeggero o un autista in attesa al carico.
- Spazio bianco o assenza di tracciato: equivale al tempo di riposo o pausa. In pratica, quando il disco non registra alcuna pressione da parte degli aghi, viene lasciato uno spazio vuoto che segnala l’inattività.
I simboli del cronotachigrafo analogico devono essere letti in combinazione con l’orologio stampato sul disco; ad esempio, una lunga linea continua tra le 08:00 e le 11:00 rappresenta il periodo di guida in quell’arco orario, mentre il tratteggio tra le 11:00 e le 12:00 potrebbe indicare l’ora dedicata al carico del mezzo.
In aggiunta, rispetto al digitale, l’analogico richiede una lettura visiva più attenta del disco perchè la lettura è meno intuitiva e più soggetta a errore, soprattutto se il disco presenta anomalie grafiche o è stato compilato in modo scorretto. Inoltre, è compito del conducente compilare manualmente sul retro del disco le informazioni mancanti, come:
- inizio e fine turno
- chilometri iniziali e finali
- eventuali cambi di veicolo
Come Leggere i Simboli del Tachigrafo del Camion
La lettura corretta dei simboli del tachigrafo del camion, è l’attività che va oltre la semplice riconoscibilità visiva perché la comprensione dei simboli deve essere contestualizzata nella giornata lavorativa del conducente, considerando orari, attività svolte e modalità di registrazione utilizzata dal dispositivo. Pertanto la lettura imprecisa può compromettere la regolarità del servizio e, soprattutto, generare infrazioni in sede di controllo.
Nel caso del cronotachigrafo digitale, il processo di lettura può avvenire direttamente dal display o tramite i report giornalieri generati dal software di scarico dati. In entrambi i casi, è importante non limitarsi a riconoscere i pittogrammi, ma anche interpretare la loro sequenza e durata:
- Verifica cronologica delle attività: i simboli non sono isolati ma concatenati, infatti ogni passaggio tra attività (ad esempio da guida a riposo) deve essere logico e corrispondere all’effettivo svolgimento della giornata.
- Controllo della correttezza della selezione: nei tachigrafi digitali, alcune attività devono essere attivate manualmente ed è compito del conducente selezionare la giusta funzione nel momento appropriato, evitando che l’intero turno venga erroneamente registrato come tempo di guida o come disponibilità.
- Coerenza con la posizione del veicolo: nei modelli di ultima generazione, il cronotachigrafo registra anche i luoghi di inizio e fine turno e quindi simboli devono corrispondere anche ai movimenti geografici del mezzo.
Nel caso del cronotachigrafo analogico, leggere i simboli, come detto precedentemente, significa saper interpretare la grafica riportata sul disco cartaceo, quindi qui il margine di errore è maggiore, perché ogni tratto dev’essere contestualizzato rispetto al quadrante orario e alla posizione degli anelli concentrici:
- Lettura a segmenti orari: suddividere la giornata in blocchi di tempo per analizzare progressivamente le attività svolte.
- Identificazione di eventuali sovrapposizioni o incongruenze: la guida prolungata senza pause visibili, ad esempio, potrebbe indicare l’errore nella selezione dell’attività o il malfunzionamento del dispositivo.
- Riscontro con le annotazioni sul disco: soprattutto in caso di sostituzioni di veicoli o interruzioni del lavoro, è necessario confrontare quanto tracciato con le informazioni scritte manualmente.
Per entrambe le tipologie, la lettura dei simboli dev’essere abbinata alla conoscenza dei limiti di legge: tempi massimi di guida continuativa, pause minime obbligatorie, riposi giornalieri e settimanali, perché solo in questo modo i simboli assumono valore operativo e non restano semplici elementi visivi.
Di conseguenza un errore nella lettura o nell’impostazione può facilmente tradursi in una violazione, anche se non voluta ed è per questo motivo che è utile che sia i conducenti che i responsabili aziendali della gestione della flotta ricevano formazione specifica e aggiornata, soprattutto in presenza di aggiornamenti normativi o di dispositivi più evoluti.
La Funzione della Carta Cronotachigrafica
La carta cronotachigrafica è una smart card personale emessa dall’autorità autorizzata, essenziale per il corretto funzionamento del cronotachigrafo e per la tracciabilità delle attività del conducente. Nello specifico la carta deve essere inserita all’inizio di ogni turno di lavoro e rimossa al termine e quindi, di conseguenza, ogni conducente professionale deve esserne dotato e portarla con sé durante la guida.
La funzione principale della carta cronotachigrafica è registrare in modo univoco e sicuro:
- tempi di guida effettivi
- ore di riposo e disponibilità
- attività non di guida (altre mansioni)
- eventi e anomalie
- inserimenti ed estrazioni della carta
- chilometraggio iniziale e finale del veicolo
La carta cronotachigrafica memorizza i dati in modo cifrato per almeno 28 giorni, periodo durante il quale può essere sottoposta a controllo dalle autorità e solo successivamente, i dati vengono scaricati tramite software specifici e archiviati dall’azienda, come previsto dalla normativa.
Inoltre, la carta consente l’identificazione del conducente in fase di controllo stradale perchè ogni accesso è associato a un nome, a un numero di patente e a un periodo di attività preciso, rendendo impossibile l’uso da parte di terzi o la sostituzione non autorizzata.
Oltre a quella del conducente, esistono altre tre tipologie di carte:
- Carta aziendale: utilizzata dal gestore della flotta per scaricare i dati del veicolo e verificarne l’utilizzo.
- Carta officina: rilasciata alle officine autorizzate per effettuare calibrazioni, test e manutenzioni sui dispositivi.
- Carta di controllo: in dotazione agli organi ispettivi per accedere ai dati memorizzati e verificare la regolarità dei comportamenti.
La corretta gestione della carta cronotachigrafica non si limita al semplice inserimento nel dispositivo ma ci sono doveri che sono responsabilità del conducente:
- verificarne la scadenza
- conservarla in buone condizioni
- non prestarla ad altri soggetti
- inserirla nel tachigrafo prima dell’inizio del movimento
- selezionare manualmente l’attività corretta durante l’intero turno
In caso di malfunzionamento o smarrimento, è obbligatorio compilare manualmente il registro delle attività svolte, da esibire in caso di controllo.
In sintesi, la carta cronotachigrafica non è solo il supporto fisico di memorizzazione ma è il vero e proprio strumento di identificazione, controllo e tutela, sia per l’azienda sia per il conducente che permette di dimostrare il rispetto delle regole, prevenire contestazioni e migliorare la trasparenza operativa.
Perché è importante conoscere i simboli del cronotachigrafo
I simboli del cronotachigrafo non sono meri dettagli tecnici, ma strumenti operativi che determinano la regolarità del lavoro svolto, la conformità alla normativa e, in ultima analisi, la sostenibilità economica e legale dell’attività aziendale.
Da un lato, l’interpretazione accurata consente ai conducenti di gestire in autonomia le proprie attività, evitando errori di selezione, omissioni involontarie o registrazioni incongruenti. Dall’altro lato, consente all’azienda di tenere sotto controllo:
- i tempi effettivi di guida e riposo,
- eventuali superamenti dei limiti consentiti,
- anomalie ricorrenti che potrebbero compromettere le ispezioni future.
Nel caso del cronotachigrafo digitale, l’uso errato di uno dei simbolo può portare a registrare attività diverse da quelle realmente svolte, facendo apparire irregolarità laddove in realtà non esistono, ad esempio, quando il conducente dimentica di selezionare il periodo di riposo prima di una sosta prolungata, che viene così registrata come disponibilità o, peggio, come guida continuata. Lo stesso principio vale per il cronotachigrafo analogico, dove la lettura imprecisa del disco o la compilazione incompleta possono compromettere la validità dell’intera giornata lavorativa.
Inoltre, in sede di controllo su strada, la presenza di simboli corretti e coerenti con l’attività svolta rappresenta la prima verifica effettuata dalle forze dell’ordine e un errore formale, anche se in buona fede, può trasformarsi in una sanzione amministrativa, un fermo tecnico o una segnalazione all’azienda.
In aggiunta, dal punto di vista della formazione, l’aggiornamento costante sulle funzionalità dei dispositivi e sull’evoluzione della simbologia risulta altrettanto rilevante, poiché consente di mantenere la conformità con i nuovi standard tecnologici.
A tal proposito, l’introduzione dei cronotachigrafi intelligenti (smart tachograph) ha portato all’inserimento di simboli inediti, legati alla geolocalizzazione, alla comunicazione con le infrastrutture e alle ispezioni da remoto.
Di conseguenza, ignorare o sottovalutare questi nuovi elementi equivale a restare indietro rispetto alle competenze richieste oggi nel trasporto professionale.
Infine, la conoscenza approfondita degli indicatori consente di agire in modo proattivo anche sul piano gestionale, infatti l’azienda in grado di interpretare correttamente i dati tachigrafici può:
- migliorare l’allocazione delle risorse
- ridurre le inefficienze
- prevenire situazioni di rischio, ottimizzando così l’intero ciclo operativo
Entra in contatto
Sentiti libero di contattarci utilizzando le opzioni qui sotto e il nostro team dedicato risponderà prontamente alle tue richieste.

Sviluppiamo WS Infinity da oltre 20 anni.
Siamo fiduciosi che resterai soddisfatto dal nostro supporto e dai nostri software
Felice Esposito
Founder & CEO